Qualche settimana fa, qui a Torino, sono stata invitata a parlare di genitorialità. Prima di approfondire il rapporto genitori figli, ho sentito il desiderio di sottolineare quanto sia importante prendersi cura di se stessi e migliorare.
Che tu sia un genitore o che non lo sia, la cosa più importante in questo momento è che riprendi contatto con la tua parte più profonda, che ti fermi e ti ascolti.
Ecco cosa puoi fare di pratico:
- Fermati e ascoltati: cosa stai provando in questo momento? ascolta i segnali del tuo corpo. Il tuo corpo non mente mai, tensioni, formicolii, continui mal di testa segnalano che qualcosa non va.
- Accogliti: non sei perfetto e non potrai diventarlo. Accettalo e accetta anche i tuoi lati negativi. Sii gentile con te stesso. Questo è il primo passo per il cambiamento.
- Valorizzati: non concentrarti sui tuoi punti di debolezza, focalizzati sui tuoi punti di forza
- Elimina i sensi di colpa: Tutti sbagliano e al di là dei tuoi errori, il senso di colpa non ti aiuterà a cambiare le cose, ti schiaccerà sempre di più. Perdonati. Non ascoltare quello che gli altri dicono di te.
- Gestisci la rabbia: quando ti arrabbi con qualcuno, con i tuoi figli per esempio o con il tuo partner, ti arrabbi non tanto per quello che stanno facendo quanto per quello che suscita in te quel determinato comportamento. E allora, la prossima volta chiediti: perché mi fa tanto arrabbiare questa cosa?
- Affronta e, se puoi, risolvi i tuoi problemi: Prendi delle decisioni, smetti di restare in una situazione di stallo. Risolvi tutto quello che puoi risolvere anche perchè… ognuno di noi trasmette alle successive generazioni tutto ciò che lascia irrisolto.
- Ricomincia: c’è sempre una nuova possibilità. Non farti bloccare dalla paura del fallimento. Si può cadere, ma ci si può rialzare più forti di prima! Scegli di accoglierti e di migliorare… non solo per i tuoi figli o il tuo/la tua partner, ma soprattutto per te stesso.
Puoi farcela, puoi migliorare la tua vita, a piccoli passi ce la farai!
Buon tempo di ascolto e cambiamento.
Monica